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ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI | Guida per la ristorazione

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Anche il consumatore ha i suoi doveri, tra i quali comunicare correttamente le

proprie esigenze e verificare che vengano recepite.

L’organizzazione della sicurezza delle allergie alimentari è un processo in

continuo sviluppo che richiede impegno, vigilanza e un gruppo di lavoro. Con un

numero sempre in crescita di persone affette da allergie alimentari e celiachia,

è essenziale che gli operatori della ristorazione riconoscano l’importanza e

provvedano alla correttezza e all’accuratezza dell’informazione circa il cibo

preparato e servito, questo porterà ad un lungo percorso per costruire fiducia e

fedeltà da parte dei clienti.

Ciò che sembra una complicazione dell’attività quotidiana può invece diventare un

punto di forza, una peculiarità positiva che indirizza la scelta degli utenti, in particolare

se turisti di altre nazionalità.

L’allergia alimentare

interessa il 2-4% della popolazione adulta, con maggiore

incidenza nei bambini, interessando il 6-8% nei primi anni di vita. La prevalenza

dell’allergia alimentare nel mondo occidentale è in aumento, in particolare per

quanto riguarda la manifestazione clinica più grave, la anafilassi da cibo.

Si parla di allergia alimentare per indicare una reazione immunologica verso

proteine alimentari normalmente tollerate. Sono in causa le IgE, anticorpi

specifici della reazione allergica, anche se esistono altre forme di allergia

alimentare.

Allergie e intolleranze alimentari non sono sinonimi; si tratta di duepatologieben

distinte, che presentano sintomi comuni. I due termini, allergia ed intolleranza,

indicano due modalità differenti dell’organismo di reagire a sostanze estranee.

Per

allergia

si intende una reazione anomala del sistema immunitario che può

presentarsi con sintomi lievi o gravi, fino ad arrivare all’anafilassi. Le allergie

alimentari sono più’ comuni nei primi 3 anni di vita, ma si possono presentare

a qualsiasi età. La maggior parte delle reazioni allergiche sono da imputarsi a

un numero relativamente piccolo di alimenti: latte vaccino, uovo, soia, grano,

arachidi, noci e frutta a guscio, pesce e molluschi.

Per tali alimenti la comunità europea ha imposto l’obbligo di segnalazione nelle lista

degli ingredienti degli alimenti in commercio.

La reazione allergica ad alimenti determina una sintomatologia legata al

coinvolgimento delle diverse sedi del nostro organismo. Le manifestazioni

cutaneesonoorticariaeangioedema, dermatiteatopica, sindromeoraleallergica.

Quelle gastrointestinali sono nausea, vomito, diarrea, dolore addominale; quelle

a carico delle vie aeree superiori e inferiori sono la rinite o l’asma.

Inalcunesituazionisipuòverificarel’interessamentoimprovvisoecontemporaneo

di cute, apparato gastrointestinale, apparato respiratorio e circolatorio con un

quadro di shock anafilattico che rappresenta la manifestazione più grave di

allergia alimentare, la cui gravità può portare alla morte.

Doveri del

consumatore

Conclusioni

Approfondimenti

Allergia